Subire un lutto
Cosa fare in questa evenienza.
Ultima modifica 18 marzo 2024
Denuncia di morte
La dichiarazione di morte è l'atto che deve essere obbligatoriamente reso entro 24 ore dal decesso all'Ufficio di Stato Civile del Comune in cui è avvenuto*. Può essere fatta da un congiunto, da persona convivente con il defunto o da loro delegato**, portando la scheda ISTAT di morte compilata dal medico di famiglia o del servizio di guardia medica.
- Norme di riferimento: art. 72 D.P.R. n. 396/2000; Legge n. 578/1993; D.L. n. 582/1994
- Note: * in caso di morte in ospedale, la denuncia viene fatta al Comune dal Direttore Sanitario, che provvede anche alla compilazione della scheda ISTAT di decesso. ** persona informata del decesso, incaricato dell'impresa d'onoranze funebri prescelta per curare le esequie
Certificato di morte
È il documento che attesta che un cittadino è morto in un dato giorno. Può richiederlo chiunque conosca i dati anagrafici e di morte della persona in qualunque momento, presentando: documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità e dati anagrafici (nome, cognome,. ata di nascita) della persona deceduta a cui si riferisce il certificato. Il certificato ha validità illimitata e può essere sostituito dall'autocertificazione* (vedi link a scheda a fondo pagina).
- Norme di riferimento: Legge 24 dicembre 1954, n. 1228; D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223; Legge 29 dicembre 1990, n. 405. Legge 15 Maggio 1997 n. 127 c.d. Legge Bassanini
- Note: * che dovrà essere accettata dalle Pubbliche Amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi. Gli enti privati e l'autorità giudiziaria possono invece richiederne la produzione, non essendo obbligati ad accettare le autocertificazioni.
Estratto atto di morte
Attesta luogo, data del decesso ed evenutali annotazioni come ora del decesso, residenza del deceduto, eventuale coniugazione o vedovanza ecc. Può richiederlo in qualsiasi momento l'interessato o altra persona che ne conosca i dati anagrafici, presentando un valido documento di riconoscimento e nome, cognome, data di nascita della persona deceduta a cui si riferisce il certificato. Ha validità illimitata e può essere sostituito dall'autocertificazione* (vedi link a fondo pagina).
- Norme di riferimento: Legge 24 dicembre 1954, n. 1228; D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223; Legge 29 dicembre 1990, n. 405; Legge 15 Maggio 1997 n. 127 c.d. Legge Bassanini
- Note: * che dovrà essere accettata dalle pubbliche amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi. Gli enti privati e l'autorità giudiziaria possono invece richiederne la produzione, non essendo obbligati ad accettare le autocertificazioni
Tumulazione, inumazione, cremazione
È possibile scegliere tra vari tipi di sepoltura: tumulazione, inumazione e cremazione. Tumulazione: è la sepoltura del cadavere in loculo, deposito di famiglia o cappella. Occorre rivolgersi all'ufficio di competenza, che comunica la disponibilità dei loculi nei vari cimiteri in base al lotto attualmente disponibile, autorizza i custodi alla tumulazione nel loculo scelto, compila le reversali per il pagamento del canone di concessione e redige il contratto di concessione cimiteriale*. Le operazioni di esumazione ordinaria potranno avvenire dopo 49 anni in loculo e 99 se in deposito di famiglia o cappella. Inumazione: in questo caso il feretro viene deposto direttamente nel terreno, in campi appositamente destinati. Occorre rivolgersi all'Ufficio di competenza, che fornisce la reversale per il pagamento della tariffa e l'autorizzazione ai custodi dei cimiteri a procedere all'inumazione. Le operazioni di esumazione ordinaria potranno avvenire dopo 10 anni. Cremazione: è possibile far rispettare la propria volontà di essere cremato scrivendo una disposizione testamentaria o aderendo alle associazioni apposite. In assenza di volontà scritta del defunto, può/possono decidere per la cremazione anche il coniuge o, in mancanza, il/i parente/i più prossimo/i, manifestando la volontà espressa in tal senso in vita dal defunto. La Cremazione dei cadaveri avviene in forni crematori che per la Liguria sono a Genova. Le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascun cadavere vengono raccolte in apposita urna cineraria contraddistinta all'esterno da nome, cognome, data di nascita e di morte e collocabile in qualsiasi tipo di sepoltura (campo comune, loculi, depositi, tombe di famiglia). In alternativa** le ceneri possono essere disperse in apposite aree cimiteriali, in natura (mare, laghi e fiumi), in aree private (all'aperto e con espresso consenso dei proprietari) o affidate ai familiari.
- Note: * la procedura può avere la durata massima di un anno, nei casi di attesa di raccolta resti o attesa di fine lavori o certificato di agibilità per depositi o tombe di famiglia ** l'operatività di tali disposizioni è espressamente subordinata all'entrata in vigore del nuovo regolamento nazionale di polizia mortuaria.
Certificato di vedovanza
Certifica che la persona è vedovo/a e può essere richiesto in qualsiasi momento dall'interessato o comunque altra persona che ne conosca i dati anagrafici, presentando documento di riconoscimento valido del richiedente e nome, cognome, data di nascita della persona a cui si riferisce il certificato. Può essere sostituito dall'Autocertificazione*. Ha una validità di 6 mesi, allo scadere dei quali gli interessati possono dichiarare in fondo al certificato stesso che i dati non sono variati, senza l'obbligo di autenticare la firma. L'atto così rinnovato dovrà essere accettato da pubbliche amministrazioni e gestori di pubblici servizi. Gli enti privati e l'autorità giudiziaria possono invece richiederne la produzione, non essendo obbligati ad accettare le autocertificazioni.
- Norme di riferimento: D.P.R. 223 del 30.05.89; Legge 15 Maggio 1997 n. 127 c.d. Legge Bassanini; D.P.R. 403 del 1998
- Note: * che dovrà essere accettata dalle Pubbliche Amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi. Gli enti privati e l'autorità giudiziaria possono invece richiederne la produzione, non essendo obbligati ad accettare le autocertificazioni
Ufficio competente: Anagrafe